Il buio, piano piano, si dirada - Gv 20,1-9 |
Dal Vangelo secondo Giovanni
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
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Il primo giorno della settimana |
In questo giorno il Vangelo di Giovanni pone un nuovo inizio, l’indicazione di mattino ne è una conferma.
La storia degli uomini inizia nella Creazione con il primo giorno della settimana, l’autore di Genesi ci dice: E fu sera e fu mattina: giorno primo (Gn 1,5) dopo che Dio aveva creato la luce e separata dalle tenebre. Giovanni ci racconta questo primo giorno al mattino: quando era ancora buio; sembra che luce e tenebra vadano a braccetto inseparate. Giovanni all’inizio del suo vangelo aveva annunciato: la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta (Gv 1,5) … il racconto di questo primo giorno ci parla del lento dissolversi delle tenebre perché la luce risplenda. È una luce flebile e forte nello stesso tempo come quella del cero pasquale che ha illuminato questa notte. Luce che ha bisogno di un occhio capace di accoglierne ogni sfumatura e tutta la sua energia.
Il sesto giorno, dall’alto della croce Gesù aveva esclamato: «È compiuto!» (Gv 19,30), cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto (Gn 2,2), il primo giorno della settimana inizia la storia nuova, un tempo nuovo, quello delle Spirito che Gesù aveva consegnato (cfr Gv 19,30). |
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non sappiamo dove l’hanno posto! |
Maria era andata al sepolcro per le lamentazioni di rito, quando era ancora buio, lo aveva trovato spalancato, era andata a cercare un morto ma non lo ha trovato: hanno portato via il Signore dal sepolcro; le tenebre coprivano i suoi occhi.
Anche gli apostoli corrono al sepolcro e cominciano a vedere. Giovanni usa tre verbi diversi per indicare la qualità del loro vedere: dalla naturale funzione organica, alla osservazione che ne permette una valutazione fino alla visione profonda, quella che tocca lo spirito e coinvolge; questo per dire che nulla è stato semplice e immediato, non a caso Giovanni sottolinea non avevano ancora compreso la Scrittura. La tomba vuota, i teli sono soltanto dei segni, tutta la realtà che ci circonda chiede di essere guardata con un cuore rinnovato. È più facile essere conquistati dalla morte che diventare capaci di scorgere la vita. |
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vide e credette |
Qualcosa di nuovo succede nell’altro discepolo, quello che Gesù amava, dopo aver visto cominciò a credere. Dapprima però è la relazione affettiva col Signore, la sua amicizia che è capace di sostenere quanto gli occhi vedono. Non si vede bene che col cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi scrive Antoine de Saint-Exupéry (Il piccolo principe, capitolo XXI). Poi diventa necessaria la Scrittura per comprendere ciò che il cuore riesce a vedere. Sembra che l’espressione vide e credette indichi un passaggio repentino, un girare di interruttore, ma non è così. È solo l’inizio di un cammino. Non saranno infatti gli apostoli ad annunciare il Risorto, sarà Maria dopo aver incontrato il custode del giardino che andrà dagli apostoli ad annunciare di aver visto il Signore (Gv 20,18). Il buio, piano piano, si dirada.
Abbiamo bisogno di essere raggiunti dal suo amore (papa Francesco 20.03.16), permettiamo al suo amore di plasmare uno sguardo nuovo perché questo primo giorno dissipi la nebbia del mattino e spalanchi il cuore alla gioia della Resurrezione. |
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